sabato 5 aprile 2014

Ciao, tigre

Mi ricordo il giorno che sei arrivata: domenica 30 settembre 2012. Eri piccola e impaurita, quella sera l'hai passata a miagolare disperata perchè eri stata catapultata in un mondo sconosciuto, senza più i tuoi fratellini e le tue sorelline. E sì che ai traslochi eri abituata: dal porto di Napoli dove sei nata ti hanno portata sul lago di Como e sebbene avessi solo sei mesi noi eravamo già i tuoi terzi proprietari.

Era la notte del mio compleanno, e io non ti volevo in casa, ma c'era il temporale e tu avevi paura, così sono venuta a dormire sul divano per farti compagnia... ci eravamo appena incontrate, ma già mi avevi conquistata.

Ci è voluto un po' di tempo perchè ti ambientassi nella tua nuova casa, e perchè imparassi a fidarti di noi, ma quando è successo ti sei dimostrata una micina adorabile, dolcissima e affettuosa, tanto che ben presto mi è stato impossibile non affezionarmi a te.

Poi, il 2 marzo 2013 (quello era un mercoledì) ti sei ammalata: le diagnosi sono state diverse, ma tutte ugualmente tragiche: chi ti dava un mese, chi qualche settimana, chi addirittura diceva che era solo questione di ore... Al gattile ti avevano chiamata Stella, e quel nome ti abbiamo lasciato, anche se non piaceva a nessuno di noi, ma  io da quel giorno ti ho sempre chiamata tigre, per la grinta, la determinazione e la caparbietà che hai saputo mettere in gioco di fronte ad una malattia che ti ha reso vecchia e stanca nonostante avessi appena un anno.

Non ti sei mai più ripresa, non hai mai più ricominciato a giocare, a correre per casa o arrampicarti sulle zanzariere come facevi prima, ma per un anno intero hai continuato caparbiamente a lottare contro la malattia, prendendoti a volte delle meritate rivincite.

Mi ricordo anche il giorno che ci hai lasciati: domenica 2 marzo 2014. Ti sei spenta come un lumicino consumato a poco a poco, e lo hai fatto in silenzio, con delicatezza, nell'unica giornata di sole di quella settimana.
Ufficialmente non ti volevo bene (ho sempre sostenuto che gli animali non sono persone e a loro non si può "voler bene"), però ammetto che da quel giorno sento la tua mancanza.

Perchè lo scrivo oggi? Perchè domani andremo a prendere un'altra micia, con cui iniziare un'altra esperienza: sappiamo che non sarà come te, non sarà te, e non sarà nè meglio nè peggio, solo diversa... e io volevo salutarti prima di intraprendere un nuovo percorso.

Sei stata per me la volpe del Piccolo Principe: mi hai addomesticata pian piano, giorno dopo giorno, e allora ti lascio con l'ultima frase della volpe del libro:
"Non si vede bene che col cuore: l'essenziale è invisibile agli occhi"

2 commenti:

  1. :) <3 <3 <3 a tigre e alla sua mamma umana. assomiglia tantissimo alla mia briciola, spentasi anche lei in silenzio senza lamentarsi. <3 <3

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  2. Carissima Giovy, ti ringrazio tanto per il tuo commento. Abbraccio te e la tua Briciola, che ora sarà insieme a Stella da qualche parte lassù.
    Passa a trovarmi, qualche volta, se ti va: a me farebbe solo piacere!

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