domenica 30 marzo 2014

Zebre vs Newport Gwent Dragons

Premesso che di rugby non è che ci capisca proprio tanto (per dire, la differenza tra una ruck e una maul per me è ancora sconosciuta, e una nube di mistero avvolge le regole alla base della mischia ordinata... ^^), questo non mi impedisce di esserne una grandissima tifosa....

E da brava tifosa, adoro andare allo stadio: quella di ieri delle Zebre era la mia quarta partita dal vivo, la seconda a Parma, ma per me ogni volta è come la prima: stessa fibrillazione prima, stessa emozione durante, stessa soddisfazione dopo.
Ho assistito a due sconfitte, una vittoria e un pareggio, ma mai a una brutta partita, ed è questo a riempirmi sempre di passione ed entusiasmo...

Ed è delle emozioni di ieri che vorrei scrivere, perchè un resoconto tecnico (fatto meglio di come io potrei mai sognarmi di fare) lo trovate qui: lì c'è scritto che la prima meta è stata delle Zebre, e che è stata convertita, mentre la successiva dei Dragons no, ma non c'è scritto che quando il mio Lucianino Orquera ha centrato i pali il mio cuore era con lui, o che quando Tovey ha mancato il bersaglio ho iniziato a credere davvero che avremmo potuto vincere...

Nel resoconto non c'è scritto, ma la tensione era forte quando i Dragons si sono pericolosamente avvicinati alla nostra linea di meta, e non c'è scritto nemmeno che ho ricominciato a respirare solo quando l'arbitro ha decretato il turnover.

Non ci sarà mai scritto in nessun resoconto, ma l'atmosfera che si respirava ieri al XXV Aprile di Parma è il vero motivo per cui spendo tutti i miei soldi in trasferte rugbistiche: fare amicizia con i tifosi dell'altra squadra, entusiasmarsi per una propria meta duramente conquistata e poi applaudire quella dell'altra squadra perchè è stata ancora più spettacolare della tua, trattenere il respiro mentre il numero 10 (non importa il colore della sua maglia) tenta la via dei pali, perchè il momento del calcio è un momento delicato e il silenzio è sacro e assoluto (non solo a Parma, dove comunque ci sono solo 1800 persone, ma anche all'Olimpico di Roma dove i tifosi sono 75mila), finire la partita e godersi una birra con una cara amica nel sole morente di una primavera appena iniziata...

Senza il tuo incoraggiamento, carissima Ele, probabilmente non mi sarei buttata nella mischia (mai termine fu più appropriato... ^^) e non sarei riuscita a strappare un autografo a Venditti (ebbene sì, ce l'ho fatta stavolta!!!! XD), senza la tua compagnia la giornata di ieri non sarebbe stata così bella, perciò permettimi di ringraziarti!

Il prossimo incontro casalingo del XV del Nord-Ovest è il 19 aprile... mamma non vorrà perchè è il sabato di Pasqua, ma io ho già una mezza idea di andarci... :P

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